Un'oasi nel blu

      LA FAUNA 

       Numerosa e ricca è la varietà di specie animali che la Riserva contribuisce a proteggere, in particolare l'avifauna. L'isolamento geografico insieme alla ricchezza delle risorse alimentari dell'ambiente circostante hanno, infatti, reso l'isola un luogo ideale sia per la nidificazione che per la sosta, durante le lunghe migrazioni, di diverse specie di uccelli. Nell'isola nidifica una colonia di Gabbiano reale mediterraneo  (caratterizzato da parti superiori grigie e inferiori bianche; punte d'ali nere e robusto becco giallo con una macchia rossa sulla mandibola inferiore) tra le più importanti e più diffuse del Mar Tirreno. Qui i gabbiani hanno trovato un luogo ideale per la nidificazione e a partire da marzo (in anticipo rispetto ad altre colonie) l'isola si riempie di nidi costruiti a terra con poco materiale vegetale. L'area di nidificazione si estende addirittura sugli scogli. Le uova sono di colore verde chiaro macchiate di scuro e vengono deposte in numero di due o tre al massimo, una sola volta l'anno. La loro mimetizzazione con l'ambiente è così perfetta da risultare difficilmente individuabili dai predatori. I pulcini, dal colore mimetico bianco-miele screziato di scuro, sono già in grado di procurarsi il cibo dopo circa tre mesi di vita. I giovani sono di color brunastro con strie grigie e perdono questo colore nel corso dei primi tre anni di vita sostituendolo gradualmente con quello degli adulti. 

     Sull'isola nidifica il Passero solitario, specie che costruisce il nido sulle rocce e rimane strettamente legato al territorio che occupa. Un'altra specie nidificante è la Cappellaccia che a differenza del Gabbiano reale si preoccupa di nascondere il nido tra i cespugli ed è facilmente identificabile per la lunga cresta erettile più pronunciata dell'Allodola. Nidifica sull'isola il Saltinpalo, passeriforme di piccole dimensioni che si nutre di invertebrati che cattura a terra o in volo, lanciandosi da posatoi occasionali. Particolarmente emozionante è la visione dei numerosi migratori che approdano e sostano sull'isola dopo essere riusciti a percorrere enormi distanze. Così è degli Aironi cenerini che giungono in gran numero insieme al più raro Airone rosso  e che utilizzano la sommità della torre come posatoio naturale.

       Competono per quantità le bianche ed eleganti Garzette  con becco e zampe neri e piedi gialli mentre è da considerare fortunoso l'avvistamento dell'Airone bianco maggiore. È invece possibile distinguere la Sula, grosso uccello marino dal becco robusto che si nutre di pesci che cattura con tuffi spettacolari, ed il Cormorano, abile pescatore riconoscibile per la forma, il piumaggio nero e le guance ed il mento bianchi. E' inoltre facile ammirare il Piro piro culbianco, solitario sulle rocce più alte, ed il Piro piro piccolo, volare irrequieto sull'acqua con il caratteristico verso ritmato. Colpisce lo sguardo il netto contrasto tra il bianco ed il nero della Beccaccia di mare, capace di spaccare le conchiglie dei molluschi con il forte becco. Si può inoltre osservare lo Svasso maggiore e il Martin pescatore che sfreccia veloce sulla superficie dell'acqua. 

     Muovendosi con attenzione è facile identificare, tra i cespugli e le zone erbose, uccelli di piccole dimensioni: il verde e giallo brillante della Cutrettola alla ricerca di insetti sul terreno, il bruno aranciato del Culbianco, lo Stiaccino appollaiato sulla sommità dei cardi, la sagoma slanciata del Codirosso spazzacamino. L'orecchio attento non mancherà di cogliere il canto musicale dell' Occhiocotto, il richiamo del Pettirosso, piccolo uccello dall'insospettabile carica aggressiva, ed il verso caratteristico dell'Upupa, grosso insettivoro inconfondibile per la cresta e le barre bianche e nere sulle ali. 

     Frequentano l'isola per la ricchezza delle risorse alimentari i rapaci delle zone circostanti: la Poiana, il velocissimo Falco pellegrino ed il Gheppio, piccolo falco che riesce ad osservare le prede restando immobile nell'aria, nella classica posizione dello "spirito santo". 

     Ben rappresentati i rettili (quattro le specie finora annoverate): tra le rocce è possibile osservare la Lucertola campestre dalla tipica reticolatura, mentre meno frequente risulta il Biacco, serpente dall'aspetto nero, innocuo per l'uomo, che si nutre di grossi insetti, piccoli rettili, roditori e nidiate di uccelli. 

     Esplorando l'isola, il mammifero che si può incontrare più facilmente è il Coniglio selvatico che vi prolifica anche per l'assenza di predatori naturali. 

     Strettamente legata sia alle diverse specie di uccelli che ai rettili che se ne cibano è la presenza importante di insetti. Numerose le specie di coleotteri così come di farfalle, il cui numero in Europa si è ridotto in modo allarmante negli ultimi decenni per la scomparsa di molte piante alle quali esse sono legate per la nutrizione e la riproduzione. Tra i cespugli è facile trovarsi circondati dalla Celestrina, dal colore appunto completamente celeste o dall'lcaro dalla livrea blu. Si può osservare il brillare dell'Argo bronzeo, la bianca livrea della Cavolaia, la reticolatura marrone sul fondo arancio della Megera, il giallo arancio del Croceo. Oppure si può rimanere colpiti dal forte contrasto tra l'arancio e il bianco dell'Aurora o tra il rosso e il nero della Zigena, una tra le falene diurne presenti. Approda ad Isola delle Femmine la Vanessa dei cardi, la farfalla considerata la più grande migratrice tra le Ninfalidi, capace di sorvolare le enormi distanze che separano l'Africa dall'Europa. Competono per la leggerezza del volo le tante Libellule e per capacità mimetica Mantidi religiose e Grilli insieme a Ragni come il grande Argiope, tigrato di nero e giallo.