Monumenti

       La Casa dei Pilo

       Nell'area compresa tra il mare e la piazza si affacciano Casa Pilo e le basse casette della Tonnara (da tempo ristrutturate) che, insieme alla Chiesa Madre, costituiscono certamente le principali testimonianze d'importanza storico-monumentale di tutto il centro storico.

       L'edificio sorge nella parte più antica del paese, ai margini delle nuove edificazioni, ed assieme al Santuario definisce uno spazio urbano che, non scostandosi in modo significativo dall'originario insediamento, può ritenersi il nucleo generatore dell'intero abitato. Esso si imposta su linee architettoniche longitudinali la cui simmetria richiama quelle del Castello Pilo a Capaci ed i cui effetti suggeriscono dimensioni prospettiche generose e spazi profondi di indubbio fascino.

       Il palazzetto presenta, almeno all'esterno, il tipico impianto della residenza di provincia del XVIII secolo ed è costituito da tre elevazioni: un piano terra, variamente articolato, un così detto "piano nobile" ed il solaio con soffitta. Questa è formata dal muro di terrazzamento, sopraelevato e coperto in tempi successivi da un tetto a spiovere, e si sviluppa per tutta la lunghezza dell'edificio con pendenza verso il lato mare. La parte prospiciente il porto è rappresentata dagli stessi piani del fronte ma senza soffitta e con copertura del sopralzo ancora più spiovente a causa della notevole differenza di quota. Anche il gioco del dislivello ripete una caratteristica architettonica tipica del Palazzo Pilo di Capaci in cui a piani prospettici nettamente definiti si alternano, nella parte retrostante, grazie proprio alla notevole differenza di quota, un intrecciarsi di solai ad altezze diverse. Qui, però, la struttura poggia a livello di una medesima superficie piana e le sopraelevazioni con le relative coperture assumono perciò una propria conformazione che si definisce in una visione d'insieme di austera linearità.     

       L'unico elemento decorativo di rilievo, escludendo alcune modeste aperture a tutto tondo disposte a triangolo equilatero, oggi non più presenti, è costituito da un lungo cornicione a balzo che si ripete su ambo i lati.

       L'angolo di sinistra, prospiciente il Viale Eufemio, sembra svilupparsi quasi come un corpo a se stante a forma quadrata (metri due x due circa) poichè, all'altezza del primo piano, viene affiancato da un terrazzino (poco più di metri tre x tre) con una porta centrale ed un'ampia finestra laterale. Il ripiano si mantiene in linea con la struttura frontale ma si discosta dall'angolo del lato opposto di circa tre metri. La sezione quadrata, invece, è caratterizzata da un breve cornicione che tra il primo ed il secondo piano separava due piccole aperture a tutto tondo. Quella inferiore è stata chiusa mentre quella superiore, resa più ampia, oggi ospita un orologio elettrico.

       L'ingresso principale era posto al piano superiore del Largo Cristoforo Colombo e vi si accedeva mediante una scala esterna centralizzata poggiante su un muro alto mt.2,30 circa. Esso, assieme alle aperture strette e allungate allineate lungo tutta la facciata (ben cinque i balconcini con ringhiera in ferro di sapore ottocentesco), ne definiva la simmetrica uniformità con la creazione di suggestivi effetti chiaroscurali.

       In corrispondenza dello stesso piano il lato retrostante è scandito da tre balconi di medie dimensioni dalla ringhiera a petto d'oca e da altrettante ampie finestre mentre il piano terra è suddiviso in una serie di piccoli locali adibiti ad usi diversi dai proprietari attuali.

       Venuta meno la destinazione residenziale in seguito alla alienazione dei beni patrimoniali della famiglia Pilo, il Palazzo, profondamente ristrutturato all'interno e per gran parte anche all'esterno (eliminazione della scala e del relativo muro portante, creazione di un balcone in corrispondenza del nuovo ingresso, ricavato da un vano del piano terra, e modifica o chiusura di diverse aperture), oggi è adibita a sede municipale.

       In generale si può convenire, però, che le opere di rifacimento, pur variandone la severa disposizione simmetrica, ne hanno mantenuto la linearità prospettica di fondo conferendo alla Casa dei Pilo e all’ambiente in cui sorge un nuovo prestigio ed un'estetica più sobria e luminosa.